ACLI. La famiglia da promuovere e non da difendere

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“Sul tema della famiglia, fatta di mariti e di mogli, di papà, di mamme e di figli le Acli non sono mai state in difesa, piuttosto sono da sempre impegnate con servizi, attività, iniziative, progetti per promuoverne il protagonismo. Il clima da tifoseria che si è creato in questi giorni a ridosso del Family Day non fa certo bene alle vere priorità della famiglia, che conosciamo non solo attraverso i nostri iscritti e il costante lavoro sul territorio, ma anche attraverso le migliaia di persone che si rivolgono ogni giorno al nostri servizi di Caf e Patronato diffusi su tutto il territorio della penisola”.

Queste le parole di Santino Scirè, responsabile Famiglia e vicepresidente delle Acli nazionali, che ha inoltre evidenziato come le Acli non condividano la strumentalizzazione delle piazze e, rispetto al processo legislativo in atto, abbiano a cuore la tutela dei soggetti più deboli.

Le Acli – continua Scirè – affermano l’importanza di riconoscere le unioni civili, anche omosessuali, sottolineando la necessità che vengano tutelati i diritti individuali fuori da ogni possibile equiparazione al matrimonio. Idealmente le Acli si riconoscono nel ruolo di fondamento e centro del tessuto sociale che la Costituzione assegna alla famiglia ed evidenziano il fatto che essa preesiste allo Stato, da cui invoca solo di essere riconosciuta.

Pertanto, – conclude Santino Scirè – chiediamo che il Parlamento continui a concentrarsi su argomenti concreti come il fattore famiglia, la promozione di politiche di conciliazione e la definizione di misure di welfare nuove e affidabili. Questo sì che sarebbe un segnale di modernità per un Paese che sa investire sul proprio futuro”.

 Fonte: ACLI