CAF ACLI. La rottamazione bis offre asilo agli esuli della prima

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Una seconda chance non si nega a nessuno, così, chi non fosse passato dal “portone” della prima rottamazione delle cartelle Equitalia, potrà adesso rientrare dalla “finestra” della seconda, introdotta dal Decreto 148 del 16/10/2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 242 del 16 ottobre. In pratica l’articolo 1 del Dl 148 prevede, fra le altre cose, la possibilità di aderire alla cosiddetta “rottamazione bis” anche per coloro che in precedenza non erano stati ammessi alla prima “edizione” perché non in regola con il pagamento delle rate scadute al 31 dicembre 2016 relative ai piani di rateazione in essere al 24 ottobre 2016 (data di entrata in vigore delle disposizioni sulla definizione agevolata).
Quindi, i contribuenti che si trovassero in questa situazione potranno esercitare la facoltà di adesione alla rottamazione bis presentando all’Agenzia delle entrate – Riscossione, entro il 31 dicembre 2017, l’apposito modello DA-R. Il procedimento a quel punto sarà analogo alla prima rottamazione. L’Agenzia infatti, ricevuta l’istanza di adesione, sarà tenuta a rispondere inviando agli interessati, entro il 31 marzo 2018, una prima comunicazione relativa all’importo del debito pregresso non versato (cioè le rate non saldate al 31-12-2016) che dovrà dunque essere pagato entro il 31 maggio 2018, e una seconda comunicazione entro il 31 luglio 2018 relativa all’ammontare complessivo dovuto per la rottamazione vera e propria del debito residuale, con le rispettive scadenze rateali che saranno in tutto tre, fissate a settembre, ottobre e novembre 2018.
Per quanto riguarda le modalità di presentazione dell’istanza, il modello DA-R può essere consegnato in forma cartacea direttamente agli sportelli dell’Agente della riscossione, oppure inviato tramite posta elettronica certificata all’indirizzo pec della direzione regionale di riferimento dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, tenendo comunque presente che per l’invio tramite pec si può fare affidamento anche gli uffici CAF ACLI.
Per quanto riguarda invece il versamento effettivo sarà possibile procedere:

  • dal sito di Agenzia delle entrate Riscossione, attraverso l’App Equiclick, collegandosi alla sezione pagamenti e inserendo il proprio codice fiscale, il codice Rav riportato nel bollettino e l’importo. A questo punto si potrà scegliere tra molteplici operatori (banche, Poste e altri istituti di pagamento), che mettono a disposizione diverse modalità di pagamento;
  • presso gli sportelli bancari e gli uffici postali, con carta di credito o prepagata; bancomat; Banco Posta; in contanti (se l’importo è inferiore a 3mila euro), in addebito sul conto corrente (se ci si rivolge alla propria filiale);
  • tramite internet banking e gli sportelli bancomat, utilizzando il servizio per il pagamento dei Rav (basta solo inserire il numero del bollettino);
  • dai tabaccai convenzionati con Banca 5 Spa e nei punti vendita Sisal e Lottomatica (qui si può pagare in contanti fino a mille euro), con il bancomat o con la carta di credito (fino a 5mila euro dai tabaccai e fino a 1.500 euro nei punti Sisal e Lottomatica).

Un ultimo importante chiarimento va fatto sulle prime due scadenze rateali della prima rottamazione che prevedeva l’esclusione automatica dal piano agevolato per coloro i quali non pagassero, o le pagassero solo in parte, le singole tranches del debito. In effetti il Dl 148/2017 ha fatto slittare al 30 novembre 2017 i termini per il pagamento delle rate in scadenza il 31 luglio e 30 settembre 2017, riammettendo appunto chi non le avesse ancora adempiute.

Fonte: CAF ACLI