PATRONATO ACLI. PERMESSO UE DI LUNGO PERIODO E TEST DI ITALIANO

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Sono un manager di una società informatica e sono in Italia da 7 anni. Mia moglie mi ha raggiunto alcuni anni dopo con nostro figlio di 4 anni. Per la carta di soggiorno dobbiamo fare il test di italiano?

patronato ue test italianoPer la legge italiana il manager straniero che soggiorna in Italia e il figlio minore di 14 anni non devono sostenere l’esame di italiano per ottenere il permesso di soggiorno di lungo periodo. Chi invece entra in Italia con un permesso per motivi familiari, come la moglie del manager, dovrà sostenere il test di conoscenza della lingua.

In linea generale per richiedere il Permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, (ex “Carta di soggiorno”), è necessario possedere i requisiti fissati dall’art.9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, ovvero ilrequisito di reddito, di soggiorno regolare da 5 anni, di idoneità dell’alloggio, quando il titolo è richiesto anche per i familiari.

La legge 15 luglio 2009, n. 94 ha introdotto nell’art. 9 del Testo unico dell’immigrazione il comma 2-bis che prevede che il rilascio del titolo sia subordinato al superamento del test di conoscenza della lingua italiana.

Il decreto del ministero dell’Interno del 4 giugno 2010, ha fissato le modalità di svolgimento del test prevedendo che gli stranieri entrati in Italia ex art. 27 del decreto legislativo n. 286/98 siano esentati dal superamento del test.

Tra le persone esentate dal test di italiano la normativa cita “dirigenti o personale altamente specializzato di società aventi sede o filiali in Italia ovvero di uffici di rappresentanza di società estere che abbianoPATRONATO la sede principale di attività nel territorio di uno Stato membro dell’Organizzazione mondiale del commercio, ovvero dirigenti di sedi principali in Italia di società italiane o di società di altro Stato membro dell’Unione europea”

Pertanto lei non deve sostenere il test né produrre documentazione attestante la conoscenza linguistica.

Suo figlio è esente dalla dimostrazione di questo requisito poiché minore di 14 anni. (art.1 comma 3 del decreto ministeriale).

Tenga conto che suo figlio continuerà a essere iscritto sul titolo di soggiorno di entrambi i genitori fino al compimento dei 14 anni quando è rilasciato ai minori un titolo autonomo della stessa tipologia del genitore.

Per quanto riguarda sua moglie, si accerti innanzi tutto che abbia maturato il requisito di 5 anni di soggiorno regolare in Italia, requisito ribadito anche per i familiari da una recente circolare del ministero dell’Interno del 23 luglio 2014.

Sua moglie, poiché è in possesso di un permesso per motivi familiari, dovrà sostenere il test di lingua italiana, a meno che non produca documentazione che certifichi la conoscenza della lingua italiana a livello non inferiore ad A2 (es. Cils, Celi, corsi Cpt, diploma di scuola secondaria inferiore o superiore conseguito in Italia, frequenza a corsi universitari).

Allo “Sportello immigrati” del Patronato Acli è possibile prenotarsi per effettuare il test di lingua presso laPrefettura di residenza e le strutture da essa accreditate.

Considerato che in alcune zone ci sono verificate delle lunghe attese per poter sostenere l’esame, sua moglie potrà anche valutare, insieme ai nostri operatori, se sostenere la prova di esame per ottenere la Certificazione Cils dell’Università di Siena. Presso alcune delle nostre sedi (come ad esempio Milano, Cremona, Firenze, Bologna, ecc) è possibile infatti prenotarsi e effettuare questo esame. La prossima data di esame è il 23 ottobre 2014 e le prenotazioni si chiudono il 23 settembre 2014.

Superato il test, lo “Sportello immigrati” del Patronato Acli potrà assistervi nella presentazione per via telematica delle richieste di Permesso di soggiorno Ue di lungo periodo e per la verifica della documentazione da allegarvi.

Fonte: ACLI