La Marsigliese è la colonna sonora della Festa dell’Europa che si celebra oggi, 9 maggio. “Se siamo solo un po’ europei, se lo diciamo timidamente, abbiamo già perso”, afferma Emmanuel Macron, poco prima della festa dell’Europa. Proprio in questo giorno, un altro francese, Robert Schuman, pose le basi dell’Europa integrata e federale. “Teniamoci stretta la speranza che questa coincidenza tutta francese ma molto europea – afferma Roberto Rossini, presidente delle Acli – possa essere uno slancio verso l’Europa della solidarietà che solo con l’impegno della società civile e dei governi possiamo raggiungere”. Secondo Matteo Bracciali, responsabile Reti internazionali Acli, occorre sviluppare una strategia europea sui temi più rilevanti, perché, “solo ripartendo dalla nostra dimensione continentale si può provare ad affrontare i nodi della società”.
Questa festa celebra la pace e l’unità in Europa. Nel suo discorso a Parigi, nel 1950, l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica per l’Europa, che avrebbe reso impensabile una guerra tra le nazioni europee. La sua ambizione era creare un’istituzione europea che avrebbe messo in comune e gestito la produzione del carbone e dell’acciaio. Un trattato che dava vita ad una simile istituzione è stato firmato appena un anno dopo. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione Europea.
Per le celebrazioni, le istituzioni dell’UE hanno aperto al grande pubblico le porte delle loro sedi il 6 maggio a Bruxelles, e le apriranno il 13 e 14 maggio a Lussemburgo e il 14 maggio a Strasburgo. Gli uffici locali dell’UE in Europa e nel resto del mondo organizzano una serie di attività ed eventi per un pubblico di tutte le età. Ogni anno migliaia di persone partecipano a visite, dibattiti, concerti e altri eventi organizzati per l’occasione e per avvicinare i cittadini all’UE.
Fonte: ACLI