CAF ACLI – ISEE: indicatore della Situazione Economica Equivalente

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L’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, costituisce il principale strumento di accesso a determinati bonus o prestazioni sociali agevolate. È in pratica la “carta di identità” economica del nucleo familiare, cioè di tutte le persone riportate sul cosiddetto “stato di famiglia” che risultano essere coabitanti presso una determinata abitazione.

L’ISEE serve a misurare il livello economico complessivo del nucleo familiare, considerando – salvo alcune eccezioni – tutte le voci di “ricchezza” attribuibili a quel medesimo nucleo, come le proprietà immobiliari, le rendite finanziarie, i redditi vari, ecc.

L’ISEE non corrisponde mai ad una fredda somma numerica, ma è il risultato ponderato di un intreccio di variabili matematiche e non matematiche (come la quantità di persone all’interno del nucleo familiare o l’eventuale presenza di disabili/invalidi); quindi, lo stesso identico livello di ricchezza associato a due famiglie completamente diverse, avrà due pesi altrettanto diversi, producendo quindi due indicatori differenti.

L’ISEE viene calcolato sulla base dei dati indicati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e resta valido fino al 15 gennaio dell’anno successivo per tutti i componenti del nucleo familiare. Ad oggi tutti i dati sono conservati nell’Archivio Nazionale ISEE gestito dall’INPS e resi disponibili agli Enti erogatori ed Amministrazioni per eventuali controlli ed accertamenti che possono essere eseguiti tramite la Guardia di Finanza.

Chi può fare l’ISEE?

Possono fare l’ISEE tutti i cittadini residenti in Italia che desiderano accedere a prestazioni sociali, agevolazioni, o bonus vari.

A cosa serve l’ISEE?

L’ISEE è uno strumento con il quale si verifica se una famiglia ha diritto o meno a determinati sussidi, benefici, agevolazioni in base alla propria condizione economica. Ricorrendo a qualche esempio pratico, l’ISEE va fatto ogni volta che si desidera ottenere:

  • sconti sulle bollette del gas , dell’acqua o dell’energia elettrica;
  • sconti sul canone Telecom e Canone RAI;
  • sconti sui trasporti pubblici;
  • sconti sulle tasse universitarie;
  • agevolazioni per invalidi;
  • prestazioni per i minori.

Le casistiche sono innumerevoli. Spesso le prestazioni per cui si richiede l’ISEE non sono nazionali (come il Bonus Bebè) ma locali, quindi anche le informazioni e i requisiti di accesso possono cambiare da Comune a Comune e dipendono dal nucleo, dal luogo e dalla singola prestazione richiesta. Ovviamente non è detto che la famiglia, pur essendo in possesso dell’ISEE, abbia poi diritto alla prestazione.

Cosa si intende per nucleo familiare ai fini ISEE?

La famiglia anagrafica è l’insieme delle persone coabitanti e residenti nello stesso comune, legate da:
vincoli di matrimonio;

  • parentela;
  • affinità;
  • adozione;
  • tutela;
  • vincoli affettivi.

Quali sono le tipologie di ISEE?

Oltre all’ISEE “standard” o “ordinario”, le tipologie variano a seconda della prestazione richiesta, e ciascuna può assumere modalità di calcolo differenti:

  • ISEE Università, per l’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario;
  • ISEE Sociosanitario, per l’accesso alle prestazioni sociosanitarie, ad esempio assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti;
  • ISEE Sociosanitario-Residenze, per i ricoveri presso residenze socio-sanitarie assistenziali, residenze protette;
  • ISEE Minorenni, per le prestazioni agevolate rivolte ai minorenni che siano figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi.

Come si ottiene la certificazione ISEE?

Il contribuente deve presentare, autonomamente o tramite CAF ACLI, la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Nella dichiarazione vengono indicati:

  • tutti i membri facenti parte del nucleo familiare;
  • i riferimenti della casa di abitazione;
  • le relative voci di reddito e del patrimonio, mobiliare e immobiliare.

La DSU è strutturata in diverse sezioni, chiamate “moduli”. In ciascun modulo, è richiesto l’inserimento di determinate informazioni, come ad esempio:

  • la composizione del nucleo familiare;
  • la casa di abitazione;
  • i dati anagrafici di ogni singolo componente del nucleo familiare;
  • il patrimonio mobiliare;
  • il patrimonio immobiliare;
  • i redditi;
  • gli eventuali assegni percepiti;
  • il possesso di veicoli.

Per ottenere il calcolo ISEE è dunque obbligatorio presentare la DSU ed il richiedente può farla autonomamente tramite il sito INPS (in possesso del pin di accesso) oppure rivolgendosi a CAF ACLI, che svolgerà il servizio di consulenza e compilazione gratuitamente.

Dove fare l’ISEE?

Per fare l’ISEE ci si può rivolgere alla sede CAF ACLI più vicina. Affidarsi a CAF ACLI conviene perché il servizio ISEE è completamente gratuito. Fissato l’appuntamento, occorre presentarsi in sede con tutti i documenti necessari all’elaborazione della DSU (vedi in basso).

Sulla base dei documenti forniti, il CAF ACLI compila la DSU e la trasmette all’INPS, che calcolerà l’indicatore ISEE entro una decina di giorni lavorativi.
Il CAF ACLI, ottenuto da parte dell’INPS l’indicatore economico associato alla DSU, lo comunica al richiedente. Quindi, non è il CAF che calcola l’ISEE. Il CAF assiste solo il contribuente nella compilazione e nell’invio della DSU, poi sarà l’INPS, di fatto, a calcolare l’indicatore.

Fonte: https://www.cafacli.it/it/