ACLI. Concluso a Napoli il 50° Incontro nazionale di studi

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36425978714_1bbdbaf20b_zSi è concluso sabato 16 Settembre a Napoli il 50° Incontro nazionale di studi delle Acli, che quest’anno ha avuto come tema centrale “Valore Lavoro. L’umanità del lavoro nell’economia dei robot”.
Il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, ha lanciato un appello al governo per rilanciare il lavoro, soprattutto in ambito giovanile, chiedendo di privilegiare azioni integrate di formazione e lavoro.
Nella mattinata sono intervenuti anche il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, il presidente di Alilauro spa e di Lauro.it Salvatore Lauro e il presidente dell’Anpal Maurizio Del Conte.
Giovani, crisi occupazionale e nuove figure professionali sono stati al centro del dibattito. Rossini ha inoltre sottolineato la necessità di un nuovo piano nazionale sul lavoro: “Non abbiamo in mano alcuna ricetta definitiva. Non si può creare lavoro «per decreto», […]. La prima condizione è migliorare la qualità del sistema-Paese, perché siamo un Paese che non funziona bene in modo omogeneo. La seconda condizione è essere convinti che la politica industriale sia ancora decisiva. La terza condizione sta nel trovare investimenti.”
Per questo, le Acli hanno presentato un piano strategico articolato in sei punti:

  • investire nella formazione professionale,
  • consolidare e diffondere l’infrastruttura formativa,
  • innovare le qualifiche e i diplomi,
  • sviluppare il sistema terziario professionalizzante (Its)
  • investire in un sistema accogliente di formazione professionale
  • riconoscere il valore sociale della maternità e del lavoro di cura.

Il presidente Rossini ha concluso l’incontro affermando che “Abbiamo una fedeltà al lavoratore, alla persona, ma qualche idea ce la siamo fatta anche sul lavoro. Per noi il lavoro richiama lo sviluppo sociale, non è solo occupazione. Per noi il lavoro è senso in sé. Connettere il lavoro allo sviluppo di una persona, di una collettività significa leggere il lavoro in un’ottica politica”.

Fonte: ACLI