La Fabbrica del Vapore di Milano il 30 e 31 ottobre ospiterà l’evento “Rigenerare la partecipazione. Giovani e Servizio Civile nella prospettiva europea” organizzato dal Ministero del Lavoro per la costruzione di un’Europa che dia spazio anche alla società civile.
Una due giorni che parte dalla consapevolezza che lo spazio europeo che dobbiamo costruire non è solo lo spazio politico delle istituzioni, ma deve anche essere quello della società civile. L’identità europea, infatti, si va formando attraverso esperienze plurali e diversificate sui territori, ma anche connotate da forme significative di partecipazione e contribuzione personale, individuale persino, ad un corpo comune, a una costruzione comune di uno spazio pubblico e plurale in cui i cittadini siano i protagonisti del loro stesso presente e futuro.
È ai soggetti della società civile organizzata che è affidato oggi il compito di produrre una civiltà più umana e inclusiva e non solamente una civilizzazione funzionale al miglioramento delle performance di Stato e mercato.
Un percorso lungo e impegnativo che vede due filoni principali su cui lavorare: la partecipazione civica e il Servizio Civile Universale, che è il riconoscimento da parte delle istituzioni del contributo costituente dell’esperienza civica organizzata, nelle sue manifestazioni dal basso, ed è pertanto una presa in carico specifica e perimetrabile del sistema pubblico di un modello sociale esistente e da valorizzare e implementare. Una scelta di policy pubblica tesa alla valorizzazione delle esperienze di partecipazione e alla strutturazione di esperienze definite nelle modalità e negli obiettivi. Tale approccio chiama i soggetti destinatari del Servizio ad una co-assunzione di responsabilità organizzativa e formativa. Il punto di partenza è la presa di coscienza che questo può essere un formidabile strumento per la costruzione di un’autentica comunità dei cittadini europei. Si potrebbe dire che non esiste Stato (Res Publica) e non esiste Europa senza un vero Servizio Civile Universal.
L’evento valorizzerà, proponendo esempi di cittadinanza attiva concreti, un nuovo attributo democratico, che dal suffragio universale cresce a meccanismi di partecipazione universale, specialmente nella percezione e nell’esperienza che i giovani possono fare.
Gli obiettivi immediati che la due giorni si pone sono tre:
– diffondere le esperienze consolidate di Servizio Civile, in primis quella italiana, a livello europeo;
– avviare, sostenere e accompagnare esperienze pilota di Servizio Civile Europeo, anche su basi multilaterali, attraverso una costituenda rete tra strutture istituzionali e principali organizzazioni che consenta fra l’altro di definire una base giuridica per il Servizio;
– lanciare una proposta di policy e introdurre nell’agenda comunitaria il “servizio civile europeo”, strutturandone la fattibilità anche dal punto di vista giuridico.
Fonte: VITA