I contribuenti che hanno ricevuto tra Maggio, Giugno e Settembre comunicazioni con cui il Fisco ha segnalato loro anomalie nei redditi 2013 dichiarati, e alle quali non hanno dato risposta entro il 2 Ottobre scorso, possono ancora fino al 31 Dicembre 2017 correggere errori o fornire chiarimenti, pagando una sanzione ridotta ed evitando un accertamento vero e proprio.
Se il contribuente, riesaminata la documentazione, ritiene che i dati del Fisco sono corretti e che ha omesso o dichiarato soltanto in parte alcuni redditi 2013, può regolarizzare la sua posizione con una dichiarazione integrativa (ex Unico) e col versamento della maggiore imposta, degli interessi e di una sanzione molto ridotta rispetto a quella prevista in caso di accertamento.
Nel caso in cui, invece, si rende conto che non vi siano errori da correggere, può inviare chiarimenti o documenti che spiegano l’incongruenza direttamente agli uffici preposti o tramite il canale Civis. Nell’ipotesi di risoluzione dell’equivoco, la questione sarà chiarita senza ricorrere all’accertamento.
Fonte: CAF ACLI