PATRONATO ACLI. Contributi per i servizi all’infanzia

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contributi infanziaIl Patronato Acli è a disposizione per trasmettere, entro la fine del 2015, in via telematica e  gratuitamente all’Inps le domande relative ai contributi per i servizi all’infanzia. Il contributo è alternativo al congedo parentale: ciò significa che se la lavoratrice opta per questo dovrà espressamente rinunciare ad usufruire dei corrispondenti mesi di congedo.

La possibilità di fruire del bonus è stata consentita dalla cosiddetta “Legge Fornero di riforma del mercato del lavoro” emanata nel 2012, che ha introdotto in via sperimentale, per il triennio 2013-2015, l’opportunità per la madre lavoratrice di richiedere all’Inps, al termine del congedo obbligatorio di maternità, un contributo per il pagamento della baby sitter, o per sostenere il costo dei servizi per l’infanzia pubblici o privati accreditati.  

Al beneficio possono accedere le madri (anche adottive o affidatarie), che siano dipendenti da amministrazioni pubbliche o da datori di lavoro privati, o anche collaboratrici iscritte all’Inps nella “Gestione separata”. La prestazione è pari a 600 euro mensili, spendibili al massimo per sei mesi negli undici successivi al congedo obbligatorio di maternità.

Sono escluse dal beneficio le lavoratrici che non abbiano diritto al congedo parentale (come le lavoratrici domestiche, a domicilio, le donne disoccupate), le lavoratrici autonome (artigiane e commercianti), nonché quelle già esentate totalmente dal pagamento dei servizi pubblici o privati per l’infanzia.

Fonte: ACLI