L’indennità Naspi è riconosciuta ai lavoratori subordinati che possano far valere congiuntamente i seguenti requisiti:
– stato di disoccupazione involontario (licenziamento, dimissioni per giusta causa, scadenza contratto);
-non meno di 13 settimane di contribuzione accreditate nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;
– non meno di trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono la cessazione del rapporto di lavoro.
Il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo per i collaboratori domestici è stato fissato convenzionalmente: infatti occorrono almeno 5 settimane di contribuzione nei 12 mesi che precedono la cessazione.
Per l’accredito dei contributi c’è bisogno di una verifica a singoli trimestri: l’accredito di 1 settimana (pari a 312 ore trimestrali) corrisponde a 24 ore di lavoro.
La durata dell’indennità sarà pari alla metà dell’anzianità contributiva maturata nei 4 anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro.
L’importo è pari al 75% della retribuzione mensile media del quadriennio per i primi 90 giorno, dal 91°
giorno è mensilmente ridotta del 3°.
La domanda deve essere presentata entro 68 giorni dalla cessazione dell’attività.
Fonte: PATRONATO ACLI