Il progetto “#falasceltagiusta” si prefigge di migliorare la condizione giovanile promuovendo la cultura della legalità all’interno del contesto sociale delle province di realizzazione del progetto, rendendo i giovani più consapevoli circa i loro diritti/doveri e più integrati e attivi nella vita pubblica, contribuendo inoltre a contrastare i fenomeni dilaganti della delinquenza e micro delinquenza giovanile nonché dell’emarginazione sociale dei giovani a rischio di esclusione. Il progetto intende dunque, con le sue stesse attività aperte ai giovani, che possono trasformarsi da utenti a protagonisti del progetto stesso, sviluppare occasioni ed opportunità di aggregazione che possano consentire il confronto, il dialogo e la crescita del senso di appartenenza ad una comunità e l’esercizio attivo di democrazia partecipativa ed assunzione di responsabilità. I destinatari sono i giovani italiani e immigrati di età compresa tra i 15 e i 29 anni – una fascia d’età che comprende l’adolescenza e la transizione sempre più lunga e difficile all’età adulta. I beneficiari del progetto sono invece sia i componenti delle famiglie dei giovani sia componenti delle comunità locali di riferimento partecipanti alle iniziative destinate ad un pubblico più ampio.
AZIONE 1 – Sportello informativo con una precisa mission: essere uno strumento informativo circa metodi e strumenti di partecipazione alla vita sociale e politica del territorio. L’inclusione dei giovani nei processi partecipativi contribuisce a sviluppare la cittadinanza attiva e il senso di responsabilità sociale ed a prevenire comportamenti devianti.
AZIONE 2 – Educazione alla legalità in quanto vi è scarsa informazione da parte dei giovani sui diritti e doveri e delle conseguenze dei comportamenti illegali. Si prevede di realizzare la verifica di fattibilità e la messa a punto della progettazione esecutiva di iniziative a scopo formativo ed informativo quali eventi, incontri formativi, dibattiti, serate a tema, cicli di seminari aperti all’intera comunità locale, cineforum.
AZIONE 3 – In memoriam. Azione rivolta a “fare memoria” delle iniziative che hanno avuto successo sul territorio, custodendole e mettendole a disposizione della comunità. Si prevede la creazione di una banca dati informatizzata consultabile online. Verrà reso disponibile il materiale bibliografico organizzato per aree tematiche che fungerà anche come una base conoscitiva e documentale.
“007 BERSAGLIO FAMIGLIA”
Il progetto “007 Bersaglio Famiglia” nasce dalla volontà di ridurre e se possibile eliminare alcune problematiche emerse da un’attenta analisi compiuta nella provincia di Benevento quali la vulnerabilità economica, difficoltà familiari, l’isolamento e la solitudine legate al contesto socio-ambientale in cui viviamo. Da questa indagine sono emersi dati allarmanti circa la bassa qualità della vita, dovuta non solo alle difficoltà materiali, ma anche alla carenza di servizi e alla scarsa valorizzazione/accessibilità delle risorse locali; l’aumento delle famiglie a rischio povertà o economicamente vulnerabili; l’incremento delle forme di disagio/isolamento delle famiglie. I destinatari di questo progetto, per la città di Benevento, sono 63 famiglie in condizioni di vulnerabilità economica, 19 nuclei con difficoltà relazionali, 13 famiglie con componenti vulnerabili in condizioni di isolamento e 60 famiglie che vivono in contesti di disagio e degrado ambientale.
AZIONE 1 – Rafforzare le competenze delle famiglie vulnerabili, con l’attivazione o il potenziamento dello sportello famiglie e economia, finalizzato all’orientamento e all’informazione delle famiglie in condizione di vulnerabilità economica; con l’attivazione o il potenziamento dello sportello di mediazione familiare, che si propone di sostenere e supportare le famiglie che si trovano ad affrontare un momento di difficoltà e tensione all’interno del nucleo, anche transitoria.
AZIONE 2 – Promuovere la partecipazione sociale delle famiglie, favorendo lo sviluppo di iniziative fondate sulla mutualità e la solidarietà. Ciò prevede l’organizzazione di banca del tempo, ovvero una particolare forma di associazione che si basa sullo scambio gratuito di piccoli servizi tra i soci, favorendo la socializzazione, ottimo antidoto contro la solitudine, e valorizzando le potenzialità delle famiglie in uno sforzo di coinvolgimento in una rete di auto-aiuto.
AZIONE 3 – Lo scrigno dei ricordi, che prevede di realizzare la verifica di fattibilità e la messa a punto della progettazione esecutiva di una biblioteca e/o una banca dati a livello provinciale sui temi progettuali.
ALFABETI DI FUTURO
Il progetto nasce dalla volontà di migliorare la condizione dei migranti all’interno del contesto sociale della provincia di Benevento, rendendo i migranti più formati all’uso della lingua italiana, contribuendo inoltre ad incrementare l’offerta dei percorsi riconosciuti da parte del terzo settore. Il progetto inoltre si propone di migliorare la conoscenza del fenomeno migratorio, delle sue cause e delle persone coinvolte e intende sviluppare e favorire il processo di integrazione dei cittadini di origine straniera in Italia, con particolare riferimento all’area dell’inserimento sociale.
AZIONE 1 – Percorsi di formazione linguistica e educazione civica per cittadini immigrati. Le equipe territoriali formate dai docenti volontari di italiano L2 e educazione civica, i responsabili Acli immigrazione e i volontari in Servizio Civile appronteranno i moduli dei percorsi formativi, sulla base delle esperienze precedenti e una ricognizione dei bisogni del territorio. Sarà divulgata l’opportunità dei corsi proposti a partire dai luoghi del sistema Acli quotidianamente in contatto con gli immigrati: sportelli immigrati del Patronato, servizi Acli Colf, circoli territoriali frequentati da cittadini stranieri. Per quanto riguarda i percorsi di educazione civica, gli incontri verteranno sui temi seguenti: cittadinanza (documenti), sanità e servizi, casa (titoli di uso e vita condominiale), lavoro (contratti, sicurezza, diritti), scuola, il Comune e i servizi collegati, ordinamento statale italiano e principi costituzionali. Si utilizzeranno metodologie interattive e studi di caso, cercando di sottolineare la dimensione pragmatica degli aspetti affrontati.
AZIONE 2 – Attivazione delle biblioteche viventi sulla migrazione. La metodologia autobiografica è una forma di rielaborazione del sé e dell’identità personale. La dimensione qualitativa dell’auto narrazione, che consente di esplorare i significati attribuiti dal soggetto ai propri vissuti e ai mutamenti in atto, permette forme di ricostruzione dell’identità personale dal valore in senso lato “terapeutico”, inteso come occasione di un maggiore benessere dell’individuo rispetto all’adattamento alla nuova situazione sociale. Le metodologie usate saranno afferenti alle aree dell’ascolto, dell’intervista, dell’osservazione e della rielaborazione scritta.
ALLA RICERCA DI UN TEMPO NUOVO
Il progetto interviene su quella parte di popolazione anziana che vive in stato di solitudine, al fine di ridurre le cause e le conseguenze sullo stato complessivo di salute che un’ emarginazione dalla vita sociale può portare nel breve e lungo termine, attraverso l’organizzazione costante di attività di aggregazione, formazione di base e socializzazione. La necessità di fornire risposte appropriate alla domanda di solitudine implica l’attivazione di nuove forme assistenziali rispetto a quello offerte tradizionalmente. Risulta quindi fondamentale pensare e creare dei “luoghi condivisi” dove la popolazione anziana possa trovare una propria dimensione di appartenenza; dove l’anziano non si limiti quindi ad essere un mero fruitore di servizi, ma anche e soprattutto possa contribuire attivamente all’ideazione, all’organizzazione e allo sviluppo di nuove iniziative.
AZIONE 1 – Mantenere e salvaguardare lo stato di benessere psico – fisico dell’anziano agendo principalmente sulla sua condizione fisica e sul suo vissuto relazionale. Migliorare il grado di protagonismo degli anziani autosufficienti dandogli la possibilità di acquisire nuove conoscenze e fornire contemporaneamente spazi di partecipazione e di aggregazione. Ridurre l’emarginazione culturale degli anziani attraverso l’attivazione di percorsi formativi e corsi di informatica.
AZIONE 2 – Potenziare le competenze e le conoscenze degli anziani, garantendo la loro capacità di apprendimento e valorizzando il loro vissuto sociale, culturale, esperienziale. Ciò prevede l’organizzazione di brevi uscite culturali sul territorio e delle gite giornaliere, prevalentemente di interesse artistico (musei e mostre), naturalistico, storico e culturale (cinema e teatro), nelle zone limitrofe con lo scopo di soddisfare la curiosità degli anziani.
L’IMPORTANZA DI ESSERE… ANZIANI
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare lo stato di benessere complessivo psicofisico – sociale degli anziani, garantendo loro servizi di prossimità che prevedono un sostegno nella gestione delle incombenze quotidiane e un’offerta di attività ricreative, formative, culturali non sporadiche, ma continuative che stimolano la loro adesione e partecipazione. I destinatari diretti sono gli anziani over 65 autosufficienti o con insufficienza lieve delle province coinvolte, che necessitano di supporto per prevenire e combattere la situazione di isolamento e di fragilità.
AZIONE 1 – Migliorare la condizione dell’anziano offrendo servizi di supporto e accompagnamento. La vecchiaia porta inevitabilmente la persona ad avere difficoltà nello svolgere anche le più semplici attività quotidiane ed occorre perciò offrire agli anziani un aiuto concreto affinché possano vivere in tranquillità la propria quotidianità. Verranno così organizzati servizi di sostegno volti ad aiutare gli anziani nelle incombenze giornaliere e assisterli durante le uscite.
AZIONE 2 – Sviluppare il senso di appartenenza al tessuto sociale, coinvolgendo gli anziani in progetti di coesione sociale, organizzando incontri e monitoraggi riguardo gli anziani presenti sul territorio di interesse ai fini progettuali e riguardo il loro stato di salute e di autonomia.
AZIONE 3 – Arricchire la vita socio – relazionale e culturale degli anziani, promuovendo la partecipazione a iniziative aggregative e culturali e organizzando gite naturalistiche fuori porta in collaborazione con la FAP e il CTA.
MILLE E UNO CE LA FA
Il progetto ha lo scopo di contrastare il fenomeno di abbandono sportivo precoce e ripristinare negli adolescenti il piacere di svolgere un’attività sportiva, incrementando motivazione, senso di auto efficacia e resilienza; di promuovere il valore dell’attività sportiva come strumento di crescita psico – fisica e come strumento di coesione e inclusione sociale; di contrastare i fenomeni di isolamento sociale e disagio giovanile; di promuovere stili di vita sani; contribuire all’affermazione del diritto universale al godimento del tempo libero. Ha come target i ragazzi in età puberale e adolescenziale (fascia d’età 11 – 17), in quanto soggetti a maggior rischio dell’abbandono sportivo per motivi di cambiamenti che accompagnano lo sviluppo fisico, psichico e sociale dei giovani.
AZIONE 1 – Attività ludico sportive volte ad arricchire l’offerta di tempo libero con approccio educativo centrato sulla relazione. Le attività saranno organizzate in forma ludica, applicando l’approccio educativo centrato sulla relazione e valorizzando lo sport come gioco, momento di divertimento e di socializzazione. Sarà dato spazio ai momenti teorici di approfondimento sulle finalità e sulle regole delle diverse discipline finalizzati anche all’acquisizione della consapevolezza delle regole sportive come modelli di comportamento sociale orientato ai valori di rispetto, correttezza e lealtà.
AZIONE 2 – Creazione ed implementazione della rete con associazioni che lavorano sui temi dello sport giovanile diversificate per discipline sportive, scuole e servizi giovanili. E’ importante creare sinergie tra diversi servizi e strutture, al fine di coinvolgere il maggior numero possibile dei ragazzi adolescenti, permettergli di sperimentare diverse discipline. La collaborazione tra diversi soggetti permetterà altresì di creare un’offerta più ricca delle attività.
AZIONE 3 – Attività di sensibilizzazione sui valori dello sport come strumento di inclusione sociale. Oltre alle attività, manifestazioni e tornei è necessario dare il senso all’insieme delle iniziative del progetto, che non sono da considerarsi autoreferenziali ed auto conclusive, ma come strumento di diffusione dei valori dello sport tra destinatari, beneficiari e il pubblico in generale.
AZIONE 4 – Attività complementari, monitoraggio e valutazione. Saranno predisposti questionari conoscitivi e valutativi da somministrare ai destinatari e ai beneficiari. Si prevede la raccolta dei materiali bibliografici (indagini, ricerche, saggi), progetti e buone pratiche inerenti la promozione dell’attività sportiva tra bambini e adolescenti e il contrasto all’abbandono sportivo precoce. Sarà realizzato un attento monitoraggio delle tempistiche di realizzazione delle attività e del raggiungimento progressivo dei risultati previsti. A conclusione di ogni attività che prevede la somministrazione dei questionari, sarà effettuata l’elaborazione e traduzione in indicatori di questi ultimi.