Ai fini del Bonus Mobili è indispensabile la presenza di un intervento di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, ma non una “contiguità” logica fra l’intervento stesso e il nuovo mobile/elettrodomestico: l’unico “collegamento” deve sussistere tenendo conto dell’immobile nel suo complesso e non del singolo ambiente dov’è avvenuto l’intervento. Anche le spese di trasporto e montaggio dei nuovi arredi/elettrodomestici rientrano nel raggio della detrazione.
Quanto ai pagamenti, in deroga alla norma generale che obbliga per gli interventi edili e di risparmio energetico all’impiego del bonifico “parlante”, per le spese di mobili ed elettrodomestici è possibile pagare tramite carte di credito o debito, a patto di conservare la relativa documentazione. Lo sconto massimo ottenibile resta fisso a 5mila euro (spalmabili in 10 rate annuali di pari importo), essendo la soglia massima di spesa suscettibile di detrazione pari a 10mila euro.
Questa soglia è riferita alla singola unità immobiliare e non al contribuente; pertanto se si posseggono due case soggette a ristrutturazione e per entrambe si è provveduto all’acquisto di nuovi mobili/elettrodomestici, per ciascuna di esse si applicherà il tetto dei 10mila euro.
Per quanto riguarda i tempi di acquisto, l’Agenzia delle Entrate ritiene ammissibile il sostenimento delle spese per l’acquisto dei mobili/elettrodomestici anche prima di quelle di ristrutturazione, a condizione però che i lavori di ristrutturazione siano già stati avviati.
Fonte: CAF ACLI